Cari amici,

 

ho sempre letto con ammirazione – e una punta d’invidia – i resoconti di lunghi viaggi fatti in scooter, e mi sono sempre chiesto se avrei avuto il coraggio di spingermi più in là dei fatidici 100 chilometri col “mostro” (un Beverly 250 i.e.) …

Bene, ora ho la risposta: si può fare!

L’ho sperimentato durante il weekend dal 31 maggio al 2 giugno.

Ecco un breve resoconto del viaggio, a bordo del destriero blue…

 

1° giorno: Roma-Umbertide-Gubbio-Montone (ca. 260 km)

Volendo andare per gradi, ho optato anzitutto per una “passeggiatina” di 200 km, e ho scelto Umbertide, in Umbria, per vedere una mostra di pittori novecenteschi (lo so, non è un gran che come meta, ma da qualche parte dovevo pur andare). Pensavo che, se fosse stato troppo stancante, non avrei avuto difficoltà a tornare indietro il giorno dopo.

Partenza alle 10 da Roma, zona Tiburtina; fortunatamente è una bella giornata, e non c’è molta gente (per forza, sono tutti al mare!!!). Per evitare l’autostrada, che immagino trafficata e più costosa, non solo per il pedaggio… mi affido al satellitare, e prendo la via Flaminia, fino a Collevalenza, dove mi raccordo con l’E45, direzione Perugia. La strada è bellissima, ricca di curve, e relativamente sgombra (a parte i “soliti” motociclisti, naturalmente…). A Sassacci, al Bar Europa, incontro un gruppo di bikers sudati, completamente inguainati, e olezzanti non proprio verbena, e guardo me e la mia ragazza, profumati e stirati come appena usciti da casa. Cavolo, dico, è vero che vado più piano, ma vuoi mettere la soddisfazione…

Arrivo a destinazione attorno alle 13 e 30, viene a prenderci il signore dell’ “Hotel”, un casolare sperduto in mezzo alla campagna, trovato per caso con internet… Il posto è molto bello  e davvero a buon mercato… Decidiamo che è il caso di andare a mangiare!

Dopo abbondante libagione partiamo alla volta di Umbertide.

 La mostra è molto interessante, e alcuni dipinti, come questi “amanti” o questo canto d’amore di De Chirico valgono da soli il prezzo del biglietto.

Alle 5 siamo già fuori, e così decidiamo di vedere Gubbio, splendido borgo famoso tra l’altro per la “conversione” del lupo da parte di San Francesco.

La sera, poiché NON siamo stanchi, decidiamo di andare a visitare Montone, altro piccolo borgo noto per i legami con un condottiero del ‘400, Braccio da Montone, per l’appunto. E’ un posto molto suggestivo, che certo merita più di una visita, non fosse altro per i vari ristoranti citati da prestigiose guide enogastronomiche …. Finalmente decidiamo che è ora di andare a dormire.

 

2° giorno: Umbertide – Urbino – Gradara – Rimini (km. 160 ca.)

 

La mattina del secondo giorno abbiamo capito che il Beverly è un ottimo scooter anche per i lunghi viaggi, e così decidiamo di proseguire l’avventura…

Partiamo alla volta di Urbino, per visitare la galleria nazionale delle Marche e la “dama muta” di Raffaello (si capisce che mi piacciono i quadri, eh???).

La strada è piuttosto sconnessa, con continui saliscendi, gallerie lunghe e poco illuminate, e viadotti interminabili, ma il Beverly si comporta più che egregiamente, anche se forse ci sarebbe qualcosa da dire sugli ammortizzatori, ma non sottilizziamo. Comunque, verso mezzogiorno siamo già a prendere l’aperitivo nei pressi del palazzo ducale……

Dopo la visita al museo, e dopo una gustosa “crescia” alla rucola e un ottimo gelato artigianale, ci dirigiamo verso Gradara, dove c’è il castello di Paolo e Francesca…

Il castello è bello, l’atmosfera suggestiva, ma ahimè, di Dante non c’è alcuna traccia... L’unica cosa che testimonia il legame col sommo poeta è la stanza di Francesca, dove la tradizione vuole essersi compiuto l’omicidio dei due amanti da parte del geloso marito di lei, Cianciotto Malatesta.

Comunque, è ora di andarsene al mare … e vai, Rimini, coi suoi mille alberghi e l’affollata spiaggia, insolitamente deserta  ….

Arriviamo verso le sette di sera, e riusciamo a trovare una pensioncina economica e accogliente. Parcheggiamo il mostro nel retro e ci concediamo una lunga passeggiata sul lungomare, condita da una ricca cena a base di pesce, con tanto di “ciucca” finale (ma si sa, chi ha il Beverly qualche distrazione ogni tanto può pure concedersela…).

E’ meglio andare a nanna…

 

3° giorno: Rimini – Italia in Miniatura – San Marino – Roma (ca. 370 km)

 

La mattina del terzo giorno il cielo è coperto, così rinunciamo ai propositi balneari e ci dirigiamo verso l’Italia in miniatura, un parco divertimenti che riproduce in scala i principali monumenti italiani e alcuni monumenti europei. C’è fila, fa caldo, e il prezzo del biglietto (18 euro!) mi sembra un po’ caro, ma nel complesso il parco non è male …

All’una ripartiamo verso San Marino, di cui ho sempre sentito parlare … in effetti il posto è talmente bello da sembrare finto, ma ci sono troppi turisti, e così ci muoviamo di nuovo, anche perché il tempo non promette nulla di buono…

E qui comincia la vera avventura!

Sono le due e un quarto. Guidati da Tom Tom sul percorso “più breve” ci infiliamo sulla mitica 258, una provinciale montana che taglia gli appennini e collega l’Emilia alla Toscana.

La strada è bellissima, piena di curve e tornanti, un vero paradiso per motociclisti. Però è deserta, lunghissima, e poi comincia a piovere, così poco a poco la spensieratezza lascia il posto a una certa preoccupazione, dovuta anche al freddo, un freddo invernale e infernale!

Fortunatamente, i vari consigli di viaggio raccolti qua e là mi hanno indotto a portare un secondo giubbino senza maniche, da indossare sul copripioggia Tucano, e i guanti invernali lunghi. A scanso di equivoci indosso anche una seconda maglietta, e il freddo diventa ben presto un ricordo…

Per fortuna, poi, il Beverly consuma pochissimo, e a 30 chilometri da San Sepolcro riesco a trovare un distributore aperto, dove un signore gentilissimo ci rincuora e ci dice che dopo il “valico” (Passo Viamaggio, http://www.appenninoromagnolo.it/passi/viamaggio.asp ) il più è fatto…

E il resto sono solo chilometri dritti e noiosi, in gran parte percorsi a più di cento all’ora (grazie Beverly, sei davvero un mito) sotto una pioggia battente, prima fino a Orte, lungo la E45, e poi in autostrada, dove finalmente si affaccia un pochino di sole...

Rientriamo per le 20 e 30, in tempo per una cenetta sfiziosa. Stanchi. Assiderati. Ma sazi di vita e di Beverly e in attesa di nuove avventure…

Francesco.

 

Costo  pernottamenti: 45 euro a persona.

Costo rifornimenti: 40 euro, per un totale di ca. 800 km percorsi.

Costo autostrada (Orte-Roma est): 5,1 euro.

 

Foto e satellitare: HTC P3600

 
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