TOUR DE CORSE

Partecipanti : Biloge e Nene
Mezzo :         Beverly 250 GT
Km percorsi :  1400 circa.
 

1. Bastia - Aleria Km

La strada scorre dritta senza alcun problema, per un primo tratto, nei pressi di Bastia sembra di essere in autostrada, il limite è 110 km/h per la maggior parte dei km. Più in giù si riduce ad una sola corsia per senso di marcia con possibilità di sorpasso praticamente in ogni tratto. La strada è spesso molto trafficata, anche perché è l'unica strada che collega il nord dell'isola con il sud, è la loro "autostrada del sole". In Corsica non sottovalutate mai i segnali stradali, onde evitare spiacevoli multe, o incidenti. Se c'è un limite minore c'è un motivo, se c'è una curva pericolosa, fidatevi, lo è davvero. Non prendete sotto gamba segnali "attraversamento animali", è facile incontrare maiali, mucche, tori e quant'altro sulla carreggiata. Su questo tratto abbiamo incontrato unIntero gregge che pascolava nella Nostra corsia. Aleria : Campeggio Marina di Aleria, ben segnalato, arrivati inPaese svoltare sulla sinistra all'incrocio per Corte, e proseguire sino al mare. Ottimo campeggio, pulito, ben servito da 3 ristoranti bar e market. Provare il ristorante sulla spiaggia "Le Bounthy".

 2. Aleria - Corte e ritorno Km

Pensavo di trovare una strada di montagna tutta curve, ma in realtà è un'ottima strada spesso dritta,  larga e molto veloce. Non è molto trafficata, ma si incontano spesso altri veicoli. Lungo la strada è bello fermarsi presso due ponti che restringono la carreggiata ad una minuscola corsia, la cosa strana è vedervi passare un tir con rimorchio, evento per nulla raro. Si perché in Corsica ogni strada, sia grande che piccola è unica e spesso non esistono vie alternative quindi vi passano dalle moto ai camion, dalle auto ai trattori. Giunti a Corte ci si rende conto che ne è valsa la pena. Visitate la cittadella e il museo della Corsica che è davvero interessante. L'ingresso al museo vi permette di salire sin su al "Nido di rondine" dal quale si gode di una vista unica. Vi consiglio, se avete la possibilità, di acquistare qui i vostri souvenir, perché è uno dei posti meno cari. Il percorso del ritorno è lo stesso dell'andata.

 3. Da Aleria a Pietrapola Km

Brevissimo tracciato di pochi km, ma la meta ripaga sia una mattina senza mare che senza lunghi spostamenti.  Se vi fidate di me non fatevi scappare le "Therme de Pietrapola".Percorrendo una strada ben ombreggiata che, a parte qualche piccolo centro abitato, sale nel verde isolatosi giunge in una mezz'oretta al paese di Pietrapola. Si capisce subito che qui la serenità la fa da padrona.Seguendo le indicazioni si scende all'impianto termale che fa anche da albergo. Con qualche difficoltà per la lingua, non sappiamo il francese, riusciamo ad acquistare un pacchetto di 4 trattamenti alla modica cifra di 31  € a persona. Trovate tutte le informazioni su internet.

1. Bagno : vasca singola in una celletta dove immersi in acqua sulfurea a 40° si fa fatica a Non addormentarsi.

2. Piscina : una piscina che può accogliere diverse persone, stessa acqua calda, con dei rubinetti dai quali escono dei bellissimi getti molto dolcemente. Qui si possono fare diversi esercizi fisici per le diverse parti del collo. Devo dire che funziona, io soffro di cervicale e mi hanno davvero sciolto i muscoli del collo.

3. Idromassaggio : ci tengo a specificare che non è il classico idromassaggio da parco acquatico, per intenderci la vasca con tante bolle, ma una vera va ca singola ricoperta da diversi getti che alternandosi fanno un vero masssaggio dai piedi sino al collo.

4. Massaggio con docce : questo è il top dei trattamenti. Sdraiati sul lettino, con le gambe sotto le doccette di acqua calda, e un rilassantissimo massaggio sulla schiena, collo e braccia.Una mattinata unica, contate che ogni trattamento dura 20 minuti circa, detto da un genovese : soldi davvero spessi bene. 

4. Da Aleria a Porto Vecchio Km

Bella strada, dritta che costeggia per lo più il mare. La velocità media supera i 90 km/h, bisogna fare molta  attenzione ai tir che provengono dalla direzione inversa perché creano dei grossi spostamenti di vento, e al vento stesso, che può arrivare anche a tirare molto fortecome in tutta la Corsica. Se volete fare una sostase pur non necessaria, vi consiglio di fermarvi a Solenzara, una bella stazione balneare. Giunti a Porto Vecchio, non entrate in paese, proseguite dritto per Bonifacio. Vi accorgerete subito che vi trovate in un posto molto gettonato, ba ta vedere la mole di traffico. Presso le rotonde, di cui l'isola è piena ci saranno grossi rallentamenti, cito St Lucie de Porto Vecchio, li c'è sempre coda!Cmq i campeggi si trovano sulla penisola di Palombaggia. Dopo averne visti diversi vi consiglio l'Asciaghiu forse non si scrive così, è l'unico campeggio con spiaggia privata, e che spiaggia. In caso non vi fosse posto puntate su "U Pirellu" sempre li lungo la strada. Per giungene al primo campeggio, potete prendere la prima a sinistra sulla strada per Bonifacio che indica Palombaggia, da qui passerete d'avanti al secondo campeggio e ad un terzo qui non nominato, proseguirte oltre e troverete l'Asciaghiu sulla sinistra in fondo ad una discesa,  è ben visibile l'insegna con la bandiera corsa. Vi consiglio però di non fare questa strada, sulla strada per Bonifacio procedete dritto sino ad incrociare sulla sinistra una stradina, qui c'è l'indicazione per il campeggio, sull'incrocio c'è un casotto della frutta e legumi, ben visibile, è difficile sbagare, basta non passarvi d'avanti a 100 km/h. Svoltato a sinistra proseguite sempre lungo la strada principale sino ad un incrocio obbligato,e girate a sinistra. Lungo questa strada si giunge velocemente al campeggio dalla direzione opposta, rimarra quindi sulla destra. 

5. Porto Vecchio - Bonifacio e ritorno Km

C'è poco da dire sulla strada, è sempre la stessa strada che da Bastia ci ha portato fin qua. Ci sono dei gran rettilinei, se volete provare il vostro motore in lungo, è il momento di farlo.Lungo la strada potete fare tappa in alcune delle spiagge più famose della Corsica, in ordine sparso : Santa Giulia, Rondinara, Sant'Amanza, ma nulla è come la bellissima Bonifacio.Appena giunti in paese lasciate lla moto nel grosso parcheggio gratuito e imbarcatevi su un piccolo battello per  il giro delle grotte, chiedete e contrattate sul prezzo xkè non è fisso. Dalla barca si possono vedere dei luoghi inacessibili altrimenti. L'acqua ha dei colori fantastici da cartolina caraibica, pensate che si vedono i pesci nuotare.Il paese è una cosa unica, anche se strapieno di negozi e ristoranti turistici, bisognerebbe fotografare ogni angolo. Fate un passo sulla terrazza panoramica da dove si può vedere la scogliera e vi sentirete a Casa. A 12 km c'è la Sardegna e se provate a telefonare vi accorgerete di spendere meno, si perché avrete il voistro operatore telefonico italiano.Consiglio anche la passeggiata lungo la scogliera verso il faro, anche se è davvero lunga, la fatica viene ricompensata da una bellissima vista del paese e da una fresca fontana a metà strada.La strada del ritorno è la stessa dell'andata.

 6. Da Porto Vecchio a Olmeto Plage passando da Bonifacio e Sartene. 

Questa non è l'unica strada per raggiunge la costa di ponente, si può accorciare saltando Bonifacio, ma spiacente non ne vale la pena. Appena svoltati alla boa del sud dell'isola si comincia a risalire verso il nordsi ha già la vaga idea del ritorno, ma anche il panorama cambia e tutto si fa più spettacolare. Anche il traffico cambia, qui si incontrano meno auto e più moto, ricordate di salutare, perché qui ci si saluta tutti dal 50ino al 1100, su queste strada siam tutti uguali tutti avventurieri e anche un pò pazzi. Se qualcuno non saluta, non prendetevela, magari non ha fatto a tempo. Olmeto Plage è una località balneare che rimane tra Propriano e Porto Pollo. Seguite le indicazioni per quest'ultimo e non avrete problemi. I campeggi pullulano e in oltre non sono frequentatissimi come sull'altra costa. Noi siamo stati bene al "Ras'l'Bol" anche se i bagni non erano granchp, xò c'era un valido ristorante e la spiaggia solo oltre la strada. Sembra una spiaggia da oceano, infinita, vuota. Il mare azzurro e parecchio vento che permette la pratica del wind surf. In zona vi consiglio il sito archeologico di Filitosa a 10 minuti di strada, con i suoi antichissimi menir. 

 7. Olmeto Plage - Sartene - Cuccuruzzo passando da Nonza e ritorno Km

Visitare Sartene è d'obblico per chi va nel sud della Corsica, questa è, come dicono le guide, la più corsa delle città corse. Perdetevi nei suoi vicoletti molto genovesi e tra i suoi bei negozietti di prodotti tipici.L'idea che ci ha portato a Cuccuruzzo, un castello megalitico davvero perso nella campagna, è stata di seguire un'itinerario consigliato dalla guida Michelin, se non fosse sulla piazzetta di St. Marie de Tallaro, abbiamo svoltato a sinistra invece di proseguire dritto, e ci siamo ritrovati sulla sponda opposta della valle, in sostanza invece di giungere nell'ordine a Cuccuruzzo, Levie e Nonza, abbiamo fatto il giro contrario, e devo dire che è stato bello aver sbagliato strada. Da raccontare l'enorme toro che si prendeva il fresco in mezzo alla strada, e un maiale che non si voleva spostare. Comunque passando per Nonza si gode di un bellissimo panorama, si incontra poi Levie un piccolo borgo caratteristico, dove c'è un museo che in teoria è un museo archeologico, ma che nella sua nuova costituzione, ha aperto a maggio, vuole proporre oltre ai ritrovamenti archeologici anche la storia di questi luoghi, visitatelo il biglietto è solo 2€.Tappa da fare è il sito di Cuccuruzzo e Capula. Seguendo un sentiero di 3 km si passa attraverso questi luoghi che migliaia di anni fa era popolatissimi. All'ingresso vi forniscono di guida cartacea o audio, vi servirà per comprendere. Si passa poi per Capula, un'altro insediamento di milioni d'anni fa poi riadattato nel medioevo. Non aspettatevi un castello, qui il rinascimento non c'è stato. Si possono però ammirare dei muri in mattoni adattati alle rocce originali. Provate nel silenzio del luogo a immaginare tante costruzioni di legno, fuochi accesi e uomini e donne indaffarati, e magari un cavaliere che sale su alla rocca, doveva essere davvero notevole.La strada del ritorno ci riporta giù a St Marie dove avevamo sbagliato e poi ad Olmeto Plage. 

8. Da Olmeto Plage a Porticcio Km

Qui, come immaginavo sono iniziati i problemi con le strade. Si perché la strada non è più una sola in questa zona, ma c'è la National per Ajaccio che passa all'interno e la strada costiera. Nonostante dei vicini di tenda ci abbiano sconsigliato certi pezzi, inquanto troppo sconnessi, io mi ci diriggo dritto dritto, non potevo cambiare programma perché loro si son trovati male, e la Nene era d'accordo con me. Al primo incrocio un cartello mi inganna e mi porta su una strada che si allontana dalla costa, passiamo Filitosa e dopo alcuni km troviamo addirittura che manca l'asfalto, al che mi viene un leggerissimo dubbio e faccio retro-front. Prendo per Porto Pollo, Serra di Ferro e ci ritroviamo altissimi in una strada abbastanza trafficata sino a giungere al Col de Granello dalla vista mozzafiato. Si scende verso Coti Chiavari e i giù sul mare sino a Porticcio. Purtroppo il campeggio che cercavo non esiste più. Ne troviamo un altro dove non c'è nessuno,ci prende la malinconia e ci sembra che l'estate sia finita. Il campeggio si chiama Mare e Macchia valido il ristorante. Porticcio è un bel sticino, bello il mare e la spiaggia, pieno di locali dove cenare. C'è un ottima creperie, ma non ricordo il nome, però se cercate fa solo crepe. 

9. Ajaccio e le Isole Sanguinarie - A Capulatta e ritorno Km

In pochi minuti da Porticcio si raggiunge Ajaccio, passando per una strada che è un autostrada, quindi attenzione se ci capitate, occhi bene aperti. La città non ci interessa molto e quindi non ci fermiamobisogna però attraversarla tutta per giungere allle Isole Sanguinarie che si trovano alla punta del golfo di Ajaccio. Luogo incantevole,da visitare. Non si paga.Abbiamo fatto poi tappa al parco delle tartarughe A Capulatta, che si trova sulla strada per Corte, dando anche un'occhiata alla stradaben indicata dai cartelli, per andare a Calvi lungo la costa, che avremmo fatto il giorno dopo. Anche il parco merita la visita, si possono vedere diverse specie di tartarughe alcune davvero grandi di dimensioni , ma anche di età. Il ritorno è la strada al contrario. 

10. Da Porticcio a Calvì  Km

Questo è uno dei tratti più lunghi che abbiamo percorso senza fermarci o quasi. Con un'unica sosta di pochi minuti a Porto e qualche pausa per fare le foto dei fantastici panorami, abbiamo coperto l’intera distanza in circa 4 ore. Tante, direte voi, poche dico io per ammirare un paesaggio incantevole, mai visto prima, e unico!Anche se era la terza volta che andavo in Corsica, posso dire che non l’avevo mai vista veramente. Passare lungo la strada costiera, tortuosa, piena di curve, e ricca di scorci suggestivi, ha svegliato dentro di noi, emozioni uniche, ho provato la sensazione di aver compiuto qualcosa di fantastico, ma non in generale, perché vedendo gente in Vespa, loro hanno fatto molto più di noi, ma perché il Beverly ci ha portato in un posto unico, che riesce difficile da raccontare. Dico solo che se si va in Corsica e non si passa per le Chalaches, non si è mai stati sull’isola. Stavo guidando in mezzo al nulla, su una bella strada di montagna a strapiombo sul mare, e mi rodevo di avere con me tutti i bagagli, se ne fossimo stati privi, sarebbe stato ancora meglio. Comunque presi dalla guida, è come un miraggio ritrovarsi in mezzo a queste rocce, rosse, dalle forme più strane, che fanno ricordare i canyon americani. In certi punti si passa proprio in mezzo, sembra di entrare da una porta. Poveretti quelli che si avventurano, forse senza immaginare, con i camper, uno d’avanti a noi, ha toccato con il tetto.La strada prosegue lungo la costa, sino ad arrivare a Calvì, una delle più belle città della Corsica. Anche se qui il turismo è padrone, è comunque bello passare per le sue stradine di sera, ricche di ristoranti e negozi.Consiglio vivamente il campeggio  Paduella, consigliato anche dalla guida Michelin, non ha molti servizi, ma è pulitissimo, accogliente, e con una piccola passeggiata si raggiunge la spiaggia, la fermata del treno, il centro commerciale  e il paese.  

11. Calvì Km

Ebbene si il Beverly è stato fermo per ben due giorni a riposo, se li era meritati. Abbiamo passato la mattina e il pomeriggio in spiaggia a godere del bellissimo mare, dall’acqua trasparente e la sabbia bianca finissima. Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto la cittadella di Calvì a piedi. Dalla sua sommità si domina tutto il paese con il porticciolo e la marina, si possono fare delle bellissime foto, unico contro bisogna arrampicarsi su per una bella salita, ma ripaga ogni fatica. 

12. Da Calvì a St. Florent Km

Questo breve spostamento ci ha consentito di portarci a portata di mano il Cap Corse.Percorrendo la National si costeggia tutta la costa attraversando Ile Rousse, e seguendo il percorso del treno.Ad un certo punto si lascia la strada principale per addentrarsi nel deserto roccioso degli Agriates. Anche questo è un luogo unico, che lascia un ricordo a chi lo attraversa. Goduto il paesaggio si giunge in un attimo a St. Florent, un borgo marinaro molto carino. La spiaggia è bellissima anche qua, e l’acqua sempre limpida. Forse siamo giunti a fine stagione, o forse è semplicemente il posto, ma ci si accorge, vuoi dai prezzi, vuoi dalle poche presenze, che questo non è una meta gettonata, mentre io credo che meriti una sosta, per godere del suo borgo e del suo mare. In serata abbiamo pranzato in un ristorantino molto caratteristico di cui il paese è pieno, come dicevo prima, i prezzi sono ottimi. Bhe certo bisogna pensare anche a quelli che abbiamo trovato i giorni precedenti.

 13 CAP CORSE KM

Ultima vera tappa del nostro viaggio prima del rientro a casa.Cap Corse è quello che viene volgarmente chiamato “Il dito”. Ebbene il dito regala ai motociclisti emozioni che sicuramente automobilisti e camperisti non possono nemmeno immaginare.Si comincia col fare tappa a Nonza, una sabbia che vista dall’alto sembra enorme, scendendo giù da una stradina abbastanza impegnativa, soprattutto a risalirla, ci si accorge che è gigantesca. Considerate solo che da sopra sembra sabbia, ma in realtà sono ciottoli. Caratteristiche sono le scritte sulla spiaggia, anche queste enormi, noi nel nostro piccolo abbiamo fatto le nostre iniziali, accorgendoci da sopra, che sono davvero piccole. Speriamo almeno di rivederle un giorno su una foto di qualche guida.Si prosegue poi per il giro, su strade in certi tratti con un asfalto osceno. Bhe qui più che un Beverly ci vorrebbe un Varadero, comunque le ruote alte servono a qualcosa. Lungo il tragitto, risalendo il lato ovest, non si incontrano paesi, tranne qualche piccolo centro abitato, ma ci sono diverse spiagge isolatissime. Giunti sulla punta, vale la pena soffermarsi al Mulino Mattei, qui agli inizi del secolo c’erano un sacco di mulini a vento dell’omonima ditta di liquori, ora sostituiti con mulini per centrali eoliche. Da qui si vede un isolotto, il punto più a nord dell’isola. A quanto dicono le guide, merita una visita Barcaggio, ma noi abbiamo saltato. La discesa sul lato est, trasforma completamente il paesaggio e la strada diventa uno stradone da alte velocità. Si attraversano diversi paesi, dove si vede che il turismo è al primo posto. Senza fermate siamo giunti sino a Bastia, dove abbiamo fatto un piccolo giro per la città, e abbiamo mangiato un panino in piazza San Nicolais. Per tornare a St.Florent abbiamo tagliato lungo la strada panoramica che regala una splendida vista sulla laguna di San Damiano, e attraversa il paese di Patrimonio, con la sua chiesa. 

14 St. Florent a Bastia Km

Percorrendo al contrario la strada interna fatta il giorno prima, siamo giunti in poco tempo a Bastia, dove è iniziata la nostra epopea con la nave per il viaggio di ritorno, ma questa è un’altra storia ….


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