Eccoci qui a fare un piccolo report dei primi 2.000 km percorsi in poco meno di 2 mesi con il mio Beverly 350 ST.
Ricordo che è bianco e che è la versione senza ABS/TCS per una mia precisa scelta. Condivisibile o meno ma pur sempre mia.
Partiamo dal motore.
"Assetato come una spugna e nel complesso soddisfacente".
21 km al litro: questo è il mio consumo medio. Per un 350 monocilindrico ultima generazione mi sembra tanto specialmente se paragonato ai 24 km litro effettivi che facevo con il mio Downtown super taroccato (faceva 28 km litro da originale).
Le prestazioni non sono male e anche grazie ad un variatore ben tarato riesce ad assicurare una discreta accelerazione da fermo e un discreto allungo ma un ottimo funzionamento ai medi regimi ossia dagli 80 ai 120 km orari dove da il meglio di sé.
Voto: 6.5/10.
Posizione di guida.
"Perfettibile".
Nel complesso nello scooter ci stò comodo (sono 182 cm) ma avrei preferito una sella con maggiore ritenuta.
Complice il fatto che non è molto larga e la seduta è alta nelle frenate "decise" si tende a scorrere in avanti e se avessero affossato un pò di più la seduta sacrificando l'enorme vano sotto-sella forse sarebbe stato più comodo.
Ad ogni modo nel complesso niente di drammatico. Non l'ho preso per viaggiare e quindi il mio giudizio sui viaggi medio corti è sostanzialmente positivo.
Anche la protezione aerodinamica è buona già con cupolino di serie che copre fino a metà faccia circa.
Voto: 7/10.
Il telaio.
"Rigido e ben piantato a terra".
E' stata la sorpresa più gradita. La tenuta di strada è interessante per essere uno scooter e permette anche di divertirsi e buttare giù lo scooter in curva senza paura e in piena sicurezza.
Buone le sensazioni di feeling che trasmette, molto comunicante.
L'assetto è nel complesso rigido e questo fa si che nel pavé cittadino la schiena soffra un pò e inoltre laddove in curva si trova una sconnessione per via del peso generale abbastanza ridotto e dell'assetto lo scooter reagisce muovendosi abbastanza senza assorbire in pieno le asperità. E' l'unico aspetto negativo di tutto il telaio.
Voto: 8.5/10.
Impianato frenante.
"Al pari di una bicicletta ...".
E' stata la delusione più grossa.
Per fermare lo scooter bisogna tirare entrambe le leve con una forza sovraumana. Pensare che con il Downtown ho sempre frenato con indice e medio anche nelle frenate più toste (c'era sempre un solo disco davanti) mentre qua se ho bisogno di fermarmi rapidamente devo usare tutte e 4 le dita e comunque se la velocità è sostenuta lo spazio di frenata si allunga.
Ci sono rimasto abbastanza maluccio di questa cosa, tra l'altro lo scooter è molto leggero e quindi non mi spiego il fenomeno.
La frenata combinata della leva del posteriore è carina. In curva bisogna imparare a conoscerlo ma riconosco che una volta capito come funziona può aiutare molto anche in percorrenza dove a inclinazioni importanti si può pinzare senza aver paura di andare per le terre. Uno aspetto positivo di tutto l'impianto frenante.
Voto: 5/10.
Plastiche e assemblaggio.
"Niente di eccezionale, al pari della Kymco".
Le plastiche all'apparenza sembrano tutte belle e carine.
Negli assemblaggi tuttavia in molti particolari si denotano disallineamenti o plastiche che frettono e non rimangono in sede.
Insomma grosso modo come nei Kymco che ho avuto in precedenza.
Vedremo se con il tempo le plastiche sbiadiranno oppure no.
Yamaha ovviamente è un paio di spanne sopra ... e francamente su uno scooter da 5.200 € mi sarei aspettato una maggiore cura per i dettagli.
Voto: 6/10.
Gadgets & Utility
"Not bad".
Il vano sottosella è esagerato per le dimensioni esterne dello scooter ed è anche versatile e ben studiato al punto che il bauletto diventa inuile e infatti a questo giro non ce l'ho messo.
Il pulsante di apertura della sella è molto comodo cosi come tutti i comandi sono nel punto giusto.
Unico neo il dover usare la chiave per aprire il serbatoio.
Gli specchietti per chi come me ha spalle larghe non offrono una soddisfacente visuale posteriore.
Voto: 6.5/10.
Concludendo: nel complesso lo ricomprerei solo se costasse 500-700 € in meno perché la differenza di prezzo rispetto agli Yamaha è davvero troppo piccola e ingiustificata per le varie lacune e carenze che lo scooter ha. Se potessi tornare indietro aggiungerei poco meno di 1000 € e prenderei lo XMax 400 a occhi chiusi, senza pensarci sopra.
Le prestazioni non sono male ma nel complesso mi sarei aspettato qualcosa di più da un 350 con 34 cavalli (almeno rispetto al Downtown 300 da 29 cv che avevo prima).





