Quoto Ileo, il freno motore del nostro scooter c'è ed è determinato prp dalla presa della frizione durante la decelerazione, logico ke nn è forte qnt qll di un veicolo a cambio manuale

Il fenomeno da voi descritto prende il nome di fading, è un fenomeno ke grazie alle alte temperature porta l'olio idraulico a bollire letteralmente nei condotti. La sua ebollizione porta alla dilatazione dei condotti in cui scorre, ke aumentando di diametro fanno automaticamente scendere il livello dell'olio, e ahimè, nn si frena +.
Si consiglia spesso di sostituire l'olio DOT4 di serie con un DOT5, + resistente alle alte temperature xkè dotato di un punto di ebollizione superiore, ma comunque + corrosivo e + sensibile all'umidità, altrimenti sarebbe un gioco da ragazzi aumentare il DOT all'infinito.
Col DOT superiore aumenta la corrosività e l'idroscopicità dell'olio, perchè i suddetti olii idraulici si rovinano con l'umidità xkè la assorbono fino a diventare inservibili xkè di densità irrisoria. In poke parole il DOT 5 bisognerebbe cambiarlo + frequentemente e bisognerebbe revisionare + spesso l'impianto a causa della corrosione.
X risolvere il problema si usano al posto dei tubi di serie (cakke vere e proprie :drunken:) dei tubi in treccia areonautici ke nn si dilatano all'aumento di temperatura dell'olio e ke resistendo alla corrosione permettono l'uso di olii con DOT superiori diminuendo anke l'assorbimento dell'umidità xkè predisposti.

Vorrei "correggere" alcune cosette:
Il fading deriva dal surriscaldamento delle superfici frenanti a contatto con improvvisa perdita di potere frenante.....non per niente esistono le pastiglie sinterizzate e quelle dual-carbon ed i dischi wave! Certo non lo annullano.....ma almeno ne riducono la possibilità!
I tubi in treccia servono UNICAMENTE per ridurre l'effetto "polmone" e la spugnosità della frenata! L'effetto polmone porta ad una perdita di potere frenante (pressione) sui tubi in gomma dell'impianto frenante. Difatti i tubi in gomma tendono ad espandersi quando l'impianto idraulico è sotto pressione disperdendo energia.....i tubi in treccia riducono questo effetto perchè sono molto + difficili da dilatare!
Il doto appunto definisce i valori di ebollizione del liquido con e senza umidità.
MINIMAL boiling points for these specifications are as follows:
Dry Boiling Point Wet Boiling Point
DOT 3 205°C (401°F) 140°C (284°F)
DOT 4 230°C (446°F) 155°C (311°F)
DOT 5 260°C (500°F) 180°C (356°F)
DOT 5.1 270°C (518°F) 191°C (375°F)
Liquido freni
E’ lo speciale fluido liquido che riempie il circuito idraulico e permette di azionare, tramite il pedale, le pinze*, nel caso dei freni a disco*, o le ganasce* dei freni a tamburo*. Erroneamente chiamato olio, in realtà è costituito da eteri e glicoli (sostanze presenti anche nei liquidi anticongelanti), da oli minerali e da siliconi. Le sue caratteristiche sono definite da specifiche normative, tra le quali le europee ISO 4925. Vengono normalmente classificati secondo parametri stabiliti dal Dipartimento dei Trasporti USA (DOT*) che tengono conto della temperatura di ebollizione (eventuali bolle di vapore potrebbero annullare l’effetto frenante; un buon liquido ha un punto di ebollizione superiore a 150°C), della tendenza ad assorbire umidità attraverso le porosità dei flessibili di gomma delle tubazioni, della viscosità* e della capacità di proteggere dalla ruggine i componenti metallici del circuito. Le caratteristiche di resistenza alla temperatura e l’inalterabilità dei liquidi frenanti migliorano col crescere del valore numerico associato alla sigla DOT (il massimo è «DOT 5»).
La caratteristica principale di questo tipo liquido (olio) è di avere come proprietà un bassissimo coefficiente di comprimibilità ed una notevole resistenza alle alte temperature (punto di ebollizione), per evitare che subisca grosse variazioni di volume date le elevate temperature di esercizio che può raggiungere durante le fasi di frenata.
Queste temperature dipendono dalla continuità e dall’intensità dell’azione frenante, infatti il liquido ha un range di temperatura di lavoro che va da circa - 40C° a ben oltre 200C°, quindi maggiore sarà il punto di ebollizione migliore sarà la caratteristica del liquido.
Purtroppo questo liquido presenta una caratteristica negativa ed oltre al fatto di essere un olio molto corrosivo, è un liquido altamente "igroscopico", ciò vuol dire che ha la capacità di assorbire umidità e per tale motivo si compromettono le sue caratteristiche, abbassando la temperatura di ebollizione.
La classificazione delle caratteristiche dei liquidi per impianti frenanti, vengono identificate attraverso la sigla DOT (Legge di sicurezza USA per i liquidi dei freni) e da ciò saremo in grado di riconoscerne i requisiti, maggiore sarà il DOT più alto sarà il punto di ebollizione, avere un liquido freni con punto di ebollizione elevato vuol dire anche avere un liquido con igroscopicità più elevata, quindi maggiore sarà il punto di ebollizione, più elevata sarà la capacità di assorbire l'umidità.
La specifica DOT che caratterizza la proprietà di un liquido, viene classificata con due diversi valori di punti di ebollizione, di cui il primo valore indicherà:
Punto di ebollizione nominale dbp "dry boiling point",
ed il secondo valore indicherà il punto di ebollizione in caso di inquinamento da umidità;
Punto di ebollizione a umido wbp "wet boiling point",
e da ciò capiremo in che misura il liquido abbasserà il suo punto di ebollizione, in funzione della quantità di umidità assorbita.
Possiamo portare anche un pratico esempio, se prendiamo un liquido DOT 3 avremo come caratteristica il punto di ebollizione nominale di 205C° ed un punto di ebollizione a umido di 140C° da ciò si evince la differenza del calo del punto di ebollizione in caso di assorbimento di umidità.
Per tali motivi è consigliabile effettuare la sostituzione periodica, perché da tale liquido dipende l’efficienza dell’impianto frenante e quindi il suo perfetto funzionamento, in particolare si raccomanda di stare molto attenti nell’eventualità si pensi di ripristinare il livello del liquido, facendo attenzione al tipo di liquido che è presente nel circuito, in quanto alcuni tipi di liquidi freni hanno una base chimica di diverso tipo e pertanto non sono compatibili tra di loro, per cui causerebbe la contaminazione dell’impianto e porterebbe nell’immediatezza al deterioramento delle guarnizioni di tenuta dei pistoncini delle pinze e delle pompe, mentre miscelando due liquidi freni compatibili con DOT diverso, avremo come risultante un abbassamento delle proprietà.
Alcuni di noi si chiedono se mettendo nel circuito un liquido con DOT superiore aumentino le capacità della frenata, ma per quanto descritto si deduce che non è cosi, la differenza sta solo nel valore del punto di ebollizione. Quindi si raccomanda di sostituire il liquido DOT 4 almeno ogni 12 mesi, mentre per il DOT 3 la sostituzione e prevista almeno ogni 24 mesi; per i rimanenti DOT 5 ogni 6 mesi circa, e il tipo Racing usato nelle competizioni viene addirittura sostituito ogni gara.
Si raccomanda ancora di fare molta attenzione ed evitare il contatto diretto con la pelle o gli occhi in quanto come sopra descritto è un liquido particolarmente tossico e corrosivo.
Byez
